Spaghetti ai ricci di mare

Spaghetti ai ricci di mare

Gli spaghetti ai ricci di mare sono un classico primo piatto della cucina marinara italiana. Dei ricci di mare si mangiano solamente le uova, dal sapore molto inteso e unico. Generalmente la pesca dei ricci di mare è consentita dal 15 novembre al 15 aprile come da decreto ministeriale. Oggi nello specifico per la nostra rubrica “La vostra ricetta” ospitiamo nel blog Antonino Lo Medico aspirante foodblogger e writer presso alcuni giornali della provincia di Palermo. In particolare scrive per il settimanale di Bagheria.

Da buon palermitano ci ha inviato la sua ricetta degli spaghetti ai ricci di mare detta anche in dialetto “i spaghetti chi rizzi”. Un primo piatto molto diffuso nell’isola e molto apprezzato, alla pari della caponata siciliana.

Spaghetti ai ricci di mare la ricetta di Antonino Lo medico

Ingredienti per 4 persone

  • 400 g di spaghetti
  • 1 spicchio d’aglio
  • peperoncino (facoltativo)
  • 1 ciuffetto di prezzemolo
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • sale q.b.
  • 1 bicchiere di polpa di ricci

Procedimento 

Per preparare gli spaghetti ai ricci di mare, iniziare ad aprire accuratamente a metà i ricci di mare (oppure lo fate fare al vostro pescivendolo di fiducia), fino a ricavare un bicchiere di polpa (uova). In una padella antiaderente scaldare l’olio extravergine di oliva ed imbiondire lo spicchio d’aglio in camicia ed un pizzico di peperoncino. Successivamente togliere l’aglio ed aggiungere una parte dei ricci di mare e lasciarli sciogliere in padella con mezzo mestolo di acqua di cottura.

In una pentola, cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolare al dente e versare nella padella con la salsa di ricci. Mantecare per qualche minuti per insaporire gli spaghetti ed infine amalgamare aggiungendo la restante parte di ricci ed il prezzemolo tritato finemente. Servire caldo con un goccio di olio extravergine di oliva.

Per chi volesse arricchire gli spaghetti ai ricci di mare può aggiungere prima di servirli della scorza di limone o arancia grattugiata.

Antonino Lo Medico

 

 

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