Quanti tipi di gnocchi esistono?
Quando pensiamo agli gnocchi, la nostra mente salta subito a quei soffici gnocchi di patate dorati e soffici, ma questo è l’unica tipologia di gnocchi che si può gustare? Naturalmente no. Infatti, gli gnocchi sono realizzati in modi diversi a seconda da dove ci si trova.
L’Italia ha una cucina amata in tutto il mondo, ma è talmente variegata che ogni territorio ha la sua versione dello stesso piatto. E questo vale anche per gli gnocchi.
Preparazione, metodo di cottura e alcuni accorgimenti sono il segreto per preparare degli gnocchi di patate a regola d’arte. Ma la ricetta da realizzare è diversa da regione a regione.
Vediamo, quindi, quali sono tutti i tipi di gnocchi che esistono in Italia.
I 7 tipi di gnocchi più diffusi
Gnocchi piemontesi
Gli gnocchi alla piemontese sono disponibili in due diverse tipologie.
La prima è quella dei dunderet, anche chiamati “strangoiapreve”. Questo tipo di gnocco si realizza utilizzando un impasto di farina, uova e latte, lavorato con il cucchiaino e cotto direttamente in abbondante acqua bollente. La forma è più irregolare e allungata. I dunderet sono tipici delle Valli occitane e un tempo erano considerati il piatto della domenica.
Sempre in Piemonte troviamo i Ravioles della Valvaraita, anche noti con il nome di ravioles di Melle, proprio come il paese da cui proviene la ricetta. Questi gnocchi si realizzano con patate e tomini, poi bolliti e serviti con burro e formaggio grattugiato.
Gnocchi della Valle d’Aosta
Anche la regione della Valle d’Aosta ha le sue varietà di gnocco. Stiamo parlando degli gnocchi alla bava, preparati amalgamando degli gnocchi di patate alla fontina (o altri tipi di formaggio).
Questo particolare nome deriva proprio dai caratteristici filamenti di formaggio fuso che rendono questo tipo di piatto davvero unico.
Al posto della fontina si utilizzano anche la robiola, la toma, il grana o il gorgonzola, e la panna.
Gnocchi del Trentino Alto Adige
Una varietà di gnocchi presente nella regione del Trentino Alto Adige è quella dei Canederli, ossia degli Knödel realizzati con un impasto a composizione variabile a base di pane raffermo, uova, latte, cipolla, prezzemolo e erba cipollina. Di questa ricetta esiste anche la versione dolce.
Ma in Trentino Alto Adige c’è anche una seconda tipologia di gnocchi, molto famosa: gli Spätzle. Si tratta di gnocchetti caratterizzati dalla loro forma irregolare e sono realizzati con farina di frumento o integrale, uova e acqua. Molto gustosa è anche la versione con gli spinaci.
Gnocchi lombardi
Qua di gnocchi ne esistono di tanti tipi. Il primo, tipico della Valcamonica, è lo gnoc de la cua, realizzato con spinaci (o erbette), pane raffermo e uova.
Ci sono, poi, i malfatti, che hanno caratteristiche molto simili agli gnoc de la cua ma hanno l’aggiunta di formaggio grattugiato.
Molto sfiziosi sono i Capunsei, gnocchi tipici della tradizione contadina mantovana e realizzati sia in brodo che asciutti con pane raffermo grattugiato, formaggio grana, noce moscata, aglio schiacciato, burro fuso e uova.
Ci spostiamo quindi a Brescia, dove troviamo i Gnocarei, che a differenza dei classici gnocchi a cui siamo abituati vengono realizzati con gli avanzi di polenta, farina e uova.
Abbiamo anche gli Gnòc de schelt, gnocchi realizzati con la farina di castagne insieme a farina bianca e grano saraceno.
Gnocchi del Friuli Venezia Giulia
In Friuli Venezia Giulia abbiamo, invece, gli Gnocchi de susini realizzati con un impasto di patate con una mazza susina.
Gnocchi del Lazio
Molto famosi sono, invece, gli gnocchi alla romana realizzati con semola, latte intero, burro e parmigiano e conditi con una salsa a base di burro fuso, parmigiano e pepe.
La loro forma a medaglione li rende unici, insieme alla crosta con l’interno morbido.
Gnocchi della Campania
Ed eccoci giunti ad un altro piatto davvero famoso: gli gnocchi alla sorrentina, cotti insieme alla salsa di pomodoro e tanta mozzarella direttamente in forno.
