Il cuoppo fritto è un piatto tipico della cucina campana, la frittura per eccellenza che richiama lo street food soprattutto nel capoluogo di questa splendida regione. E’ Napoli infatti la regina del cuoppo fritto. Nato come tipico cibo da strada, il cuoppo fritto negli anni si è evoluto. Oggi infatti è possibile trovarlo oltre che nelle classiche friggitorie molto diffuse soprattutto nel centro di Napoli anche nelle trattorie e soprattutto nelle pizzerie, dove viene servito come antipasto prima di gustare la pizza.
Il cuoppo fritto : di mare, di terra, dolce!
Il cuoppo napoletano può essere gustato in varie versioni. In quello di terra generalmente è presente il crocchè di patate, la palla di riso (arancino di riso in bianco con carne e piselli), la frittatina di pasta, le zeppoline (pasta cresciuta fritta) e verdure pastellate: (per ottenere un’ottima pastella clicca qui e scopri la mia ricetta!) zucchine, melanzane.
Il cuoppo di mare invece può contenere diverse tipologie di pesce. Quello classico di alici, o con baccalà oppure con calamari e gamberetti, insieme a delle zeppoline di alghe.
Il cuoppo dolce sta incominciando a prendere piede ultimamente nelle friggitorie. E’ composto da piccole graffe o zeppoline passate nello zucchero e servite con nutella o cioccolato fondente.
Tutto questo ben di Dio viene servito nel cuoppo fritto, un cono di carta paglia (quella di colore giallo) idoneo per trattenere l’olio in eccesso della frittura. In questo modo è possibile consumarlo tranquillamente per strada. Ovviamente deve essere gustato ben caldo in modo da poter sentire la fragranza e il sapore. La frittura deve risultare asciutta e non deve dar fastidio al palato (per una buona frittura clicca qui e leggi la mia lezione di cucina).
Di terra, di mare o dolce vi invito a prepararlo a casa seguendo i miei suggerimenti per ottenere il cuoppo fritto come lo preparano a Napoli.